Da dove deriva il rapporto aureo?
Il rapporto aureo nell'antichità
Costruire è sempre stata la grande ambizione dell'uomo e la scoperta del numero d'oro risale probabilmente all'antichità.
Il numero d'oro si trova più di 20 volte nella stella a 5 punte, e la divisione per 5 potrebbe essere stata suggerita dalla grande varietà di fiori a 5 petali, dai cinque rami di una stella marina, dalla struttura pentagonale del riccio di mare e dai suoi 5 denti... Notiamo anche che l'uomo ha 5 dita per ogni arto e 5 sensi che sono tutti rappresentazioni pentagonali.
Il numero 5 dà origine a una relazione con Phi.
Sebbene i monumenti precedenti alla civiltà ellenica, in particolare quelli dell'antico Egitto (la piramide di Cheope ha 47 secoli), rivelino l'uso empirico del Numero Aureo, i testi scritti che trattano delle sue proprietà, o meglio delle figure geometriche ad esso associate, compaiono solo con i Greci.
Euclide, Pitagora e molti altri hanno dato rigore matematico alla nozione di Numero d'Oro.
Tre secoli prima della nostra era, Euclide, con i suoi "Elementi", ha dato un importante contributo in questo campo sotto forma di dimostrazione geometrica: la costruzione di un triangolo isoscele con ciascuno degli angoli alla base raddoppiato dell'angolo rimanente (cioè in questo famoso triangolo isoscele ciascuno degli angoli alla base vale 72 gradi e l'angolo al vertice è pari a 36 gradi)
Si noti inoltre che 72 gradi sono il quinto di 360 gradi e 36 gradi il decimo di 360 gradi: angoli che si trovano nel pentagono regolare.
Euclide dedusse da questo triangolo la costruzione del pentagono regolare, notando che le diagonali di questo pentagono si intersecano al centro e all'estrema destra e che il rapporto tra diagonale e lato è uguale a Phi.
Conclude i suoi "Elementi" con l'iscrizione in una sfera dei cinque corpi regolari platonici: tetraedro, ottaedro, esaedro (cubo), icosaedro e dodecaedro.
Meditando sulla Sezione Aurea, Vitruvio concludeva:"Come le membra del corpo si corrispondono tra loro, così devono corrispondere le parti dell'edificio".
Il rapporto aureo nel Medioevo
Nei secoli XI e XII, un'epoca in cui la fede era scritta nella pietra, in Francia furono costruite 80 cattedrali, 500 grandi chiese in monasteri e città importanti e decine di migliaia di chiese parrocchiali. È l'epoca dell'arte romanica: forme geometriche, vibrazioni sonore e luminose si uniscono per riprodurre il modello dell'universo che celebra la grandezza del creatore.
Alla fine del periodo romanico, la ricerca del cielo e della luce divenne sempre più importante; le cattedrali, dapprima tozze, svilupparono volte sempre più alte, dando vita all'arte gotica.
L'arte gotica nasce in Francia a metà del XII secolo (la prima volta gotica fu costruita nel 1944 nella cattedrale di Saint-Denis). Le caratteristiche principali di quest'arte gotica sono l'uso di volte a crociera, l'arco a sesto acuto al posto dell'arco semicircolare e l'arco a contrafforte per sostenere la volta principale
La cattedrale è un libro di pietra che esalta la fede, l'armonia e la bellezza.
Il rapporto aureo nel Rinascimento
Nel XV secolo, sappiamo che gli "Elementi" di Euclide furono ripresi da Luca Pacioli, un frate francescano e professore di sacra teologia che, attraverso Euclide e Pitagora, sapeva perfettamente come dividere un segmento di una retta in media ed estrema ragione.
Il suo libro tratta l'architettura, le proporzioni del corpo umano e le lettere dell'alfabeto
Fu all'epoca di Pacioli, cioè nel Rinascimento, che i grandi artisti, come il suo amico Leonardo da Vinci, adottarono la Divina Proporzione come canone di Bellezza, di Armonia. Affronteremo questo argomento poco più avanti.